Orologi Vintage: due chiacchiere in barca

Mie cari lettori, oggi vi voglio raccontare un simpatico episodio che mi è successo questa estate:

Ero in barca in Sardegna, con alcuni amici e mentre mi godevo il sole ed il fantastico mare intorno all isola di Budelli, il mio sguardo si è all’improvviso bloccato sul polso del comandante della nostra barca. Tralasciando il fatto che si trattava di un bellissimo uomo (e anche quello non guasta ), mi sono accorta che al suo polso aveva un fantastico Omega d oro, modello Seamaster anni 50′ (condizioni impeccabili, corona 35 mm)….. mi sarei aspettata uno stupendo sub mariner ed invece mi trovo ad osservare su un uomo di mare  un orologio d’ epoca d oro….bah!!!

A quel punto, attratta dalla mia nota passione per gli orologi vintage, non mi sono potuta trattenere e mi sono avvicinata per meglio ammirare quel capolavoro di orologeria e senza ulteriori indugi ho chiesto al comandante come mai portasse in barca un tale prezioso gioiello. Ho scoperto così che,  come spesso accade agli uomini eleganti e dalle forti passioni, la scelta del proprio compagno di avventure, ricada su un orologio di valore….. mi ha detto proprio così, compagno di avventure…

Mi ha ricordato che per un uomo sono veramente pochi i monili che possano caratterizzarlo; lui nella sua collezione ha un meraviglioso Patek Phillipe 1563 del 1952 ed anche un prezioso Jaeger  leCoultre Memovox Polaris del 1963. Si vedeva che parlava dei suoi orologi come di cose veramente care ( e non solo per il loro valore commerciale). Mi ha raccontato di come per un Rolex GMT 1675 del 1964 avesse deciso di vendere una moto… Effettivamente quell uomo, con solo indosso un costume ed il suo orologio, aveva fascino da vendere!!!

Quando i miei compagni di viaggio si sono accorti che parlavamo di orologi, piano piano si sono tutti avvicinati a dimostrazione che l argomento ” orologio” ha un fascino che attrae sia uomini che donne. Ognuno esprimeva il proprio parere su quanto fosse importante il possedere vari modelli di questi oggetti, che talvolta sono delle vere opere d’arte e dove spesso il vero valore non è nella parte più visibile, ma nel meccanismo nascosto nella cassa. Nella discussione si è introdotta una nostra cara amica che aveva al polso un meraviglioso Cartier Santos del 1975 ci ha raccontato che lei per le grandi occasioni sfoggia un Vacheron Constantin Ultrapiatto con cassa in oro giallo e quadrante con indici a bastone del 1955 ereditato dalla sua mamma che abbina solo ed esclusivamente ad una collana di tiffany in perle e con solo questi due preziosi pezzi si sente sempre a suo agio. Non ricordo chi invece tra le nostre amiche dichiarava di avere sia un Tudor Rolex Submariner fondo Bluette del 1965 che un Audemars Piguet  del 1972 suscitando così l invidia di tutti noi presenti , ma la vera discussione si è accesa tra gli uomini alcuni dei quali sostenevano che ci deve per forza essere una differenza e quindi anche una diversa occasione per indossare uno sportivo Rolex come il bellissimo Rolex Submariner  ed occasioni in cui indossare ad esempio un Vacheron Constantin oppure un Patek Philipe. La discussione si è così spostata su cosa è o non è affascinante
… argomento che spesso trattiamo nei nostri articoli e così il mio sguardo non è potuto non ricadere sul nostro affascinante comandante o meglio sul suo polso… e con questo vi saluto con ancora l’azzurro del mare sardo nel cuore…

 

Foto: Cesare Colognesi – www.cesarecolognesi.it

Mua: Deborah Di Franco

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