La poesia dei gioielli in carta: Atelier Jen vince il premio MissGio della Roma Jewelry week 2024


Jen Neame Collins
è stata per me un amore a prima vista. L’ho scelta infatti per il mio Premio “MissGio” durante l’evento internazionale della Roma Jewelry Week, nella mia adorata città di Roma. Un evento che non è solo celebrazione del gioiello, ma un vero e proprio palcoscenico di cultura, arte e creatività, capace di portare nella capitale le voci più innovative e sorprendenti del panorama internazionale del gioiello.

È stato un onore consegnare il premio ad Atelier Jen in un contesto così vibrante e, con la stessa emozione, sono felice di annunciare che anche quest’anno confermerò nuovamente il Premio MissGio per la Roma Jewelry Week 2025. Un appuntamento che porto nel cuore e che rappresenta per me un momento speciale di condivisione, scoperta e celebrazione del gioiello in tutte le sue forme.

In questo scenario ricco di incontri e meraviglia, il lavoro di Jen ha colpito subito la mia attenzione. C’è in lei una forza creativa che sorprende: la capacità di prendere un materiale fragile e quotidiano come la carta e trasformarlo in qualcosa di prezioso, resistente e luminoso. È l’incanto del suo sguardo artistico a rendere speciale ogni pezzo, che diventa gioiello non per il valore materiale ma per l’emozione che trasmette.

La sua storia è un intreccio di colore, passione e ricerca. Dopo una carriera nel design tessile e nella decorazione, Jen ha trovato nei gioielli la sua vera tela: strati di carta riciclata incollati, dipinti, decorati con foglie d’oro o d’argento, trasformati in piccole sculture leggere ma resistenti. Lei li chiama “charms”: oggetti unici e luminosi che si muovono con chi li indossa e catturano la luce in ogni istante.

Ciò che rende il suo lavoro così speciale è il fatto che Jen non segue le mode: crea per il puro piacere di creare. Ogni pezzo è un’esplosione di ornamento, colore, eccesso e divertimento, una dichiarazione di libertà e auto-espressione che parla direttamente al cuore.

Le sue ispirazioni spaziano in un universo straordinario: Versailles, Yayoi Kusama, Dolly Parton, il Pantheon di Parigi, i fiori, i fashion magazine, un frammento di tessuto vintage trovato per caso. Jen è una vera “gazza ladra”: se qualcosa brilla, luccica o canta di colore, finirà nelle sue mani e diventerà parte della sua arte.

Oltre ai gioielli, Atelier Jen ha dato vita anche a una linea di borse vintage reinventate, arricchite con i suoi charms decorativi, che le trasformano in pezzi unici e irripetibili.

Ed è proprio questo che amo del suo lavoro: la capacità di stupire ed emozionare. Davanti ai suoi gioielli ci si ricorda che la bellezza può nascere ovunque, persino dalla carta, e trasformarsi in un dono straordinario.

Un inno alla creatività più libera, spontanea e gioiosa. Perché il bello del gioiello, e lo dico con il cuore, è che non smetterà mai di sorprenderci.

E forse è proprio questo il dono più grande del gioiello: la capacità di farci tornare bambini, di farci stupire ancora davanti a qualcosa di bello, insolito e diverso da tutto il resto.

I gioielli di Atelier Jen ci ricordano che non servono diamanti per brillare: basta la magia di un’idea, la forza di un’emozione e la libertà di lasciarsi ispirare.

Ed è con questo spirito che ogni anno scelgo di confermare il Premio MissGio alla Roma Jewelry Week: per dare voce e spazio a chi sa emozionare con il proprio lavoro, a chi porta arte, colore e poesia nel mondo del gioiello.

Perché, alla fine, il gioiello è questo: un piccolo miracolo quotidiano che ci accompagna, ci racconta e ci fa sorridere.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.